Prima di metterci a urlare “stop kony stop kony” iniziamo a documentarci meglio,secondo alcune fonti kony ha lasciato l’uganda nel 2006 e ora il paese è in piena dittatura (appoggiata,tra l’altro,dagli USA). L’esercito “regolare” ugandese è responsabile di stupri,torture e sevizie tanto quanto Kony.
Poi vabbè tutto questo aspetto di Invisible Children del “fare le cose insieme” mi fà rabbrividire,sembrano tutti parte di una setta. IC è una delle ONG meno trasparenti,meglio appoggiare organizzazioni come Amnesty o Medici Senza Frontiere che da anni e senza creare fomento mediatico operano nei paesi centro-africani.
La campagna virale comunque è fortemente paracula,in fondo vi offre sul piatto d’argento quello che cercate ogni giorno quando a pranzo vi sbattono in faccia reportage sui bambini africani che muoiono di fame e di stenti,ovvero PULIRSI LA COSCIENZA CON UN CLICK.